Dopo due anni di permanenza, l’installazione “Farfalle notturne”, posizionata in via Portico, a Orio al Serio, in provincia di Bergamo, nei pressi della fontana che adorna l’ingresso del centro commerciale Oriocenter, è stata sostituita oggi, primo giorno di primavera, da una nuova installazione “Mondo destrutturato”. La mano è sempre la stessa ed è inequivocabile: è quella di Domenico Palumbo, il medico – artista, fondatore del movimento Comunicarte, originale progetto teso ad aprire un nuovo canale comunicativo fra l’artista e l’osservatore, svincolato da spazi asfiticci, poco fruibili e accessibili a pochi.
Libero dal concetto di “proprietà artistica”, Domenico Palumbo con questa nuova installazione di 6 metri per 9 continua il suo percorso di fuga dalle gallerie d’arte con l’obiettivo di condividere la sua produzione con l’intera comunità. Lo strumento scelto sono i grandi tabelloni che in genere ospitano la pubblicità, un modo originale e innovativo di presentare il proprio lavoro direttamente al pubblico. Un’idea diventata realtà grazie all’accordo con la concessionaria di pubblicità Publionda, che ha permesso a Palumbo di esporre le proprie installazioni anche a Bergamo, lungo la circonvallazione Fabriciano, oltre che a Segrate, Vimercate, Pioltello e Cernusco sul Naviglio.
Anche questa nuova installazione riprende il tema dominante della sua produzione artistica: la natura e gli insetti, considerati gli unici in grado di intuire una via di fuga, un’uscita di sicurezza, attraverso la quale entrare in una dimensione diversa e sconosciuta, a differenza invece degli uomini , immersi in un vortice di ansie, dubbi e paure, che li rendono incapaci di orientarsi in una società che ha smarrito il senso ultimo della propria esistenza.
La tecnica utilizzata prende origine dalla macchina fotografica, i cui scatti vengono ritagliati e assemblati in collage, e poi di nuovo fotografati e manipolati attraverso la saturazione del colore e la variazione dell’intensità di luce, per creare forti e intensi cromatismi. Il passaggio successivo è la stampa in maxi formato su PCV o policarbonato e l’installazione vera e propria che segna l’inizio dell’opera, che evolve interagendo con gli agenti atmosferici e con il tempo di permanenza espositiva.
“La pubblicità stradale è l’estensione dell’elitaria e convenzionale galleria d’arte per trascendere l’usuale e vetusto concetto di area espositiva e aprire un nuovo canale comunicativo fra l’artista e l’osservatore – spiega Domenico Palumbo -. L’invito è quello di alzare lo sguardo da uno quotidianità convulsa e lasciarsi ammaliare dai colori dell’arte, così ricchi di ricchi di espressività e dinamicità”.
Ma non è tutto. L’opera disinstallata non smetterà infatti di esistere. Spinto dalla volontà di mettere l’arte a disposizione della comunità, Domenico Palumbo utilizzerà l’opera disinstallata per un progetto a sostegno dell’associazione Paolo Belli, lotta alla leucemia e altre patologie onlus.
Il telo stampato su PVC, modificato e reso unico da agenti atmosferici (sole, pioggia, polveri) sarà infatti utilizzato per produrre delle borse che, entro Natale 2012, saranno messe in vendita per sostenere i progetti dell’associazione Paolo Belli, rendendo l’intero progetto di Domenico Palumbo concretamente ecosostenibile.
Domenico Palumbo, 50 anni, è un fisiatra e dirige il Dipartimento di riabilitazione dell’Istituto Don Orione di Bergamo. Milanese d’origine, ma bergamasco di adozione, a partire dall’età di 15 anni si avvicina al mondo dell’arte come autodidatta, sviluppando nel tempo una propria concezione artistica che si arricchisce attraverso gli studi di medicina, dove entra in contatto con la sofferenza ma anche con la bellezza del corpo umano, e con esperienza personali dolorose, come la morte della moglie e l’incendio che nel 2003 distrusse gran parte delle sue opere. Da quel momento Palumbo non dipinge più superfici solide, ma esclusivamente su carta, fotografando immediatamente dopo le proprie creazioni, che distrugge lui stesso e conserva esclusivamente su file.