Una prestazione di invalidità su due va al Mezzogiorno, dove risiede solo il 28,6% del totale dei pensionati. Una pensione di invalidità su tre è in tre regioni del Sud (Campania, Puglia e Sicilia), che da sole si dividono il 31,8% delle prestazioni per invalidi e inabili.
Le pensioni di vecchiaia pari a 3,6 milioni, sono distribuite in modo da rispettare, a grandi linee, il dato generale: il 34,1% va al nord-ovest, il 20,3% al nord-est, il 18,7% al centro e il 26,9% al sud e isole. Mentre le pensioni di anzianità, pari a 2 milioni, vanno soprattutto nelle regioni settentrionali: il 43,6% al nord-ovest, il 21,8% al nord-est, il 15,8% al centro e il 18,8% al sud e isole.
Quanto alle pensioni di invalidità e inabilità, pari a un milione, si capovolgono i risultati, andando a favore delle regioni del mezzogiorno: al sud e isole vanno il 48,3% delle prestazioni, mentre al nord-ovest il 17,8%, al nord-est il 13,7% e al centro il 20,2%. Passando ai singoli enti territoriali sono Campania, Puglia e Sicilia a detenere il record delle pensioni di invalidità.
Nella regione campana si arriva al 10,7% delle invalidità nazionali, mentre le pensioni complessive erogate nella regioni sono pari al 6,6% del dato nazionale. In Puglia va un altro 10,2% delle pensioni di invalidità, mentre le prestazioni previdenziali ammontano 6,4% del dato nazionale. Infine un 10,9% e pensioni di invalidità va in Sicilia dove il numero complessivo delle pensioni è pari al 6,6% rispetto al dato nazionale. Mentre in Lombardia, regione che si classifica prima per numero di prestazioni complessive (20,4%), va solo il 9% delle pensioni di invalidità. In valori percentuali è la Sardegna che si classifica al primo posto per numero di pensioni di invalidità rispetto al numero complessivo di prestazioni erogate, ma anche in altre due regioni il rapporto risulta del doppio rispetto al dato nazionale: in Basilicata si raggiunge il 22,4% mentre in Calabria si arriva al 21,8%. Si colloca invece ben al di sotto della media la Lombardia, dove le pensioni di invalidità erogate sono meno della metà rispetto al dato nazionale (5%).