Tra le varie leggende metropolitane che girano da noi sul Giappone c’è quella che dice: mancano di creatività ma sono bravissimi a copiare, anzi, riescono a fare meglio dell’originale.
E’ una teoria tutta da dimostrare in molti campi, visto che ad esempio architettura e design hanno visto il paese del Sol Levante eccellere in particolare negli ultimi anni.
Ma nel calcio c’è un esempio che fa sorridere, e da bergamaschi un po’ ci inorgoglisce. A qualcuno tre anni fa, sui canali sportivi, forse è capitato di imbattersi in una sfida da sogno: Atalanta-Manchester United. Questa era l’impressione fornita dagli striscioni e dai cori scanditi dai nerazzurri: «Forza Atalanta! Vinci per noi!», e così via.
Invece si trattava dei supporters del Gamba Osaka, giovane squadra giapponese – nata nel 1999 e non nel 1907 come la nostra “vecchietta” – i cui tifosi hanno letteralmente copiato cori e striscioni (a lato ve ne diamo qualche significativo esempio) dalla Curva Nord.
I nipponici, vincitori della coppa d’Asia, se la videro contro il Manchester nel Mondiale per club. Ovviamente non andò benissimo: segnarono tre gol ma ne beccarono cinque. In ogni modo si classificarono al terzo posto a livello planetario, un risultato impossibile per la Dea, “zavorrata” da quello che una volta era chiamato “il campionato più bello del mondo”.