Questa volta nessuno ha parlato di turisti low cost, anche se gli ospiti hanno usato le ben note linee aeree che atterrano su Bergamo. Eppure con un budget misurato ed attento si è riusciti a creare un evento importante e di caratura internazionale che ha messo in risalto le eccellenze del nostro territorio.
Questo è stato mostrato, in due giorni di convegno, ai paesaggisti di fama internazionale, al pubblico di esperti e professionisti del paesaggio provenienti da tutta Italia ed Europa e alla stampa nazionale e estera.
Una rete di imprese e di prodotti di eccellenza sono stati riuniti e coordinati dal Consorzio di Promozione Turistica della Città di Bergamo (Discover Bergamo.it) in occasione dell’incontro dei “Maestri del Paesaggio”, ospiti in Città Alta, grazie all’Associazione Arketipos e alla piena disponibilità del Comune di Bergamo.
E’ stata proprio una bella vista, tipica di un paesaggio che si svela dinnanzi agli occhi, vedere Piazza Vecchia immersa in un parco, un quadro noto e ricco di storia, ma privo di quel tocco colorato. Sensazione apprezzata e condivisa da tutti gli avventori, dagli abituali ai “turisti per caso” ignari di essere capitati in un’occasione particolare: il bello è inevitabilmente affascinante e degno di rispetto.
«In questa cornice – spiega Mariangela De Grazia, Presidente del Consorzio di Promozione Turistica – un gruppo di imprese ha messo a disposizione dell’organizzazione il meglio della propria professionalità, per rendere ancora più ospitale una città che, negli ultimi anni, ha intrapreso la via del turismo. Personaggi noti del settore come i fratelli Cerea (Da Vittorio), la famiglia Panattoni (La Marianna), Enrico Radicchi (Slow Food), Luigi Carminati (Coldiretti), il Consorzio produttori del Moscato di Scanzo e molti altri ancora che, con i propri servizi e prodotti di qualità, hanno segnato i momenti di pausa degli oltre 300 ospiti (deliziati dai salumi “Azienda Montizzolo” di Caravaggio; dal riso e dalla farina “Salera” di Martinengo; dai formaggi di bufala “Belloni” di Arzago D’Adda; dal formai Mut dop “Latteria Sociale” di Valtorta; dai formaggi “Cooperativa Monti e laghi di Vigolo; dalla formaggella “Latteria Sociale” di Vilminore e “Cooperativa Agricola” di Albino). Notevole il contributo di Bellavista, azienda di eccellenza della Franciacorta sempre attenta al tema del paesaggio e presente nei tre giorni del convegno, non tanto per vendere vino, ma per condivisione dei temi che riguardano l’ambiente e il paesaggio. A loro va il nostro grazie e un arrivederci».