Cinque strutture sportive private della città di Bergamo saranno sistemate nei prossimi mesi grazie anche a contributi per circa 150mila euro da parte del Comune di Bergamo. L’Assessorato allo sport ha infatti chiuso il bando istruito nei mesi scorsi per favorire le sistemazioni di diverse strutture sportive nei quartieri cittadini.
Sono ben cinque i campi sportivi che a Bergamo saranno ristrutturati o ammodernati: il campo da calcio dell’Oratorio di San Francesco d’Assisi, che si vede riconoscere quasi 30mila euro per il rifacimento del fondo del campo; 12mila euro per la messa a norma e in sicurezza della palestra della Parrocchia di Santa Caterina; 53mila euro per il rifacimento in erba sintetica del campo della Parrocchia del Sacro Cuore nel quartiere di Carnovali; quasi 9.500 euro per la parrocchia di Sant’Antonio a Valtesse e infine quasi 43mila euro per una nuova parete d’arrampicata all’interno del Palamonti, la sede del CAI di Bergamo. I contributi saranno erogati previa stipula di apposite convenzioni tra il Comune di Bergamo e i soggetti beneficiari dei fondi.
“Si tratta di un intervento importante da parte del Comune di Bergamo – sottolinea l’Assessore allo Sport Loredana Poli – che va a migliorare e mettere a norma le strutture sportive e la possibilità di pratica di sport di base in città. In questo senso è di grande significato il sostegno del Comune di Bergamo all’attività sportiva degli oratori e delle associazioni, luoghi di aggregazione e coesione sociale di straordinario valore. Il risultato di questo bando si accompagna al piano di risanamento delle strutture sportive pubbliche avviato lo scorso anno (lo stadio di Bergamo, la pista d’atletica del campo CONI, il parquet della palestra Italcementi, gli spogliatoi al Campo Utili, il nuovo campo da basket sul tetto del centro commerciale di via Bono e del piazzale Sant’Antonio, così come il rifacimento degli spogliatoi in molte palestre scolastiche cittadine): in questo modo – conclude Poli – possiamo costruire una Bergamo multidisciplinare, ma anche e soprattutto favorire le attività aggregative dei quartieri cittadini, migliorandone così la qualità della vita.”