Ci sarà la crisi, ma a Bergamo non ce la passiamo niente male. La Città dei Mille si conferma infatti il secondo capoluogo più ricco d’Italia nei redditi dichiarati nel 2010 – anno fiscale 2009 – con una media di 31.587 euro per contribuente. Meglio di noi fa solo Milano con 34.964 euro. Sul terzo gradino del podio c’è Monza, mentre Roma capitale è solo quarta.
Interessante anche la classifica complessiva per Comuni. Qui Bergamo è 27ª, ma a difendere la terra orobica si erge Gorle al 19° posto (33.144 euro). Proseguendo in graduatoria troviamo Mozzo al 35° posto e Cenate Sotto al 95°.
Per quanto riguarda la variazione di reddito tra 2005 e 2009 notevoli i risultati di Valgoglio (più 31%, per arrivare a 20.929 euro). Tonfo invece per Adrara San Rocco (meno 7,3%) e Riva di Solto (meno 2,9%).
L’analisi è stata elaborata dai tecnici del Dipartimento delle Finanze sulla base dell’imponibile 2009 dichiarato con il 730 e Unico 2010 ai fini delle addizionali comunali e regionali Irpef. Non si tratta, quindi, del reddito medio di tutti di contribuenti Irpef, ma del reddito denunciato dai soggetti tenuti a versare l’imposta. Restano fuori, in pratica, coloro che sono riusciti ad azzerare l’Irpef, grazie a esenzioni e detrazioni: 10,5 milioni di contribuenti su 41,5. Il risultato è una fotografia città per città degli italiani che denunciano introiti tassabili con l’Irpef. Una fotografia che sfuma leggermente le differenze reddituali tra Nord e Sud, e fa risaltare invece la maggiore “densità” di contribuenti nelle zone più ricche del Paese.